Trasformare il problema in risorsa

Pubblicato da lapedagogista il 7 feb, 2012 in Pensieri educativi | 6 commenti

Spesso nella nostra vita quotidiana si presentano sempre gli stessi problemi, le stesse difficoltà.
Anche noi ci ritroviamo a fare gli “stessi” sbagli e le persone che ci stanno vicino “non cambiano mai”.
Probabilmente in queste situazioni, che si ripetono costantemente, abbiamo già fatto dei tentativi per cambiare le cose. E non hanno funzionato.
A volte ci abbiamo anche riprovato un’altra volta e un’altra ancora. Nulla. Non cambia niente. Tranne che aumenta il nostro grado di “lamentazione”.
In realtà a pensarci bene è quasi banale: se lo stesso problema cerco di risolverlo sempre allo stesso modo, con ogni probabilità, otterrò sempre lo stesso risultato. E il problema si alimenterà cercando di risolverlo col modo “di sempre”.
Allora cosa facciamo? Ci teniamo il problema?
No, proviamo a sfoderare un po’ di creatività.
Creatività non è genio e sregolatezza. E’ prima di tutto vedere le cose da un altro punto di vista. E’ fare qualcosa di nuovo, che ci stupisca e che stupisca.
Il mio problema, la mia difficoltà ha un altro punto di vista? Posso vederle la cosa in un altro modo, sotto un aspetto nuovo?
C’è qualcosa di sorprendente che posso fare in questa situazione? C’è una strada non già percorsa che posso trovare?
Cambiate fisicamente posizione, studiate la faccenda da angoli inesplorati, mettetevi nei panni di un’altra persona … se il problema è sempre lo stesso, provate voi a cambiare il punto di osservazione, a infrangere la monotonia.
“Crescendo si migliora” è vero solo per chi ha voglia di imparare dalla propria esperienza per tirare fuori cose sempre nuove. Per gli altri crescere significa solo ripetere gli stessi schemi e lamentarsi di se stessi, degli altri e delle cose che non cambiano mai.
Ecco, forse per essere creativi nella vita bisogna imparare a trasformare i problemi in risorsa, le difficoltà in occasioni per trovare soluzioni, le crisi in potenziali opportunità per tirare fuori risorse che se ne stanno sopite dentro di noi.
La buona notizia è si può imparare ad essere “creativi”

Per provare a “esercitarsi” a guardare le cose da un altro punto di vista, e ad usare la creatività e la fantasia, vi suggerisco un “gioco” (i giochi sono una cosa serissima!).
Prendete un foglio e qualche matita colorata. Provate a rappresentare con disegni e/o a descrivere con parole colorate un vostro difetto. Lo dovete fare in modo divertente come se fosse una caricatura.
Quando avete terminato la vostra opera e siete soddisfatti, guardatela qualche secondo.
E ora provate a vedere i lati “positivi” di questo vostro difetto.

Ad esempio: io sono una persona molto curiosa. Mi raffigurerò vestita da ispettore, magari mi metto anche una bella lente d’ingrandimento in mano. Poi scriverò intorno a me i nomi dei miei “investigatori” preferiti: Salvo Montalbano, Key Scarpetta …
E ora provo a vedere i lati positivi “Sono una persona curiosa”: mi interesso degli altri, mi appassiono alle cose, faccio molte domande, scopro e imparo sempre cose nuove …

Spesso nella mia professione, incontro mamme e papà che si lamentano perché il proprio figlio è timido o troppo vivace, oppure perché contesta sempre. Li ascolto e poi chiedo loro: “Ma se dovesse dire la migliore qualità di suo figlio?”. Di solito, dopo una lunga pausa di silenzio, rispondono. E la mamma del bambino timido dice: “E’ attento e sensibile”, e al papà del bambino vivace si illuminano gli occhi e afferma orgoglioso: “E’ pieno di vita”. E i genitori un po’ disperati del preadolescente contestatore dicono: “Ha molto senso critico, vede punti di vista delle situazioni che agli altri sfuggono”.
Forse più che “risolvere” i problemi, dovremmo provare a trasformarli in risorse. Anche perché chiedendo ai nostri figli di “cambiare”, rischiamo di togliere loro la propria migliore caratteristica, ciò che li rende unici e irripetibili.
A volte ci vuole molta creatività e può non essere così semplice e immediato. Ma credo sia una sfida che valga la pena accettare. Partendo da noi.

A proposito di …

6 Commenti

  1. Un post davvero prezioso perché, oltre ad offrire degli spunti di riflessione importanti, suggerisce un gioco (serissimo!)ed utilissimo da fare. Grazie Barbara! : )

  2. Grazie Barbara,
    una perla preziosa la tua! Mi prendo il gioco e mi riapproprio della mia creatività…Cambiare prospettiva è veramente interessante e…creativo :-)

    • Fatemi sapere come va l’esercizio ;)

  3. forse grazie al tuo gioco-suggerimento impareremo ad accettare meglio l’altro. Tolstoj diceva che il gioco rivela il vero carattere di un uomo.
    ciao.

  4. parole preziose, condigli importanti non solo per il ruolo genitoriale ma per la vita…proverò ad attuare!!!! Come sempre…GRAZIE!!!!!

  5. Niente di più vero … bisognerebbe imparare davvero a guardare al problema da altre prospettive … leggendo queste righe mi è venuto in mente che Mosconi affermava che il problema non esiste, se non nella nostra mente … e che per giungere ad una soluzione bisognerebbe disfare ciò che è stato fatto producendolo … perchè a volte intervengono delle ambiguità relative al messaggio che poi crea il problema … ;)

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