Pollicina salva capra e cavoli e diventa Highlander

Pubblicato da bamamma il 7 ott, 2011 in Famiglia, Vita in famiglia | 11 commenti

Alle ore 15.30 il cellulare squilla e vibra, compare una scritta “Nani”.
E Bamamma scatta sui blocchi di partenza.
Ok, lo so che avere una suoneria che mi avvisa di quando è ora di andare a riprendere i miei figli a scuola già fa di me una pessima genitrice. Ma è meglio non avere scuse per dimenticarseli.
E alle 15.30 inizia il mio pomeriggio e come Pollicino parto a recuperare i pezzetti di famiglia che io e l’Ingegnere avevamo abilmente sparso al mattino.
Ore 15.45 uscita nana piccola, ore 16.00 uscita nani grandi. Ovviamente le due scuole situate a una certa distanza.
Parcheggio in pole position e mi posiziono davanti al cancello della scuola dell’infanzia della Streghetta. Chiacchiero amabilmente con le altre mamme. Sembro quasi una persona “normale”. Finchè non si apre il cancello. A quel punto, mi trasformo e prende il sopravvento la centometrista che è in me … entro in classe, visualizzo la Streghetta e la prendo in consegna. Al terzo giro LaMaestra sa bene che di quelle cose tipo pappa-cacca-nanna me ne frega relativamente, quindi in tempi rapidi ci aggiorniamo su “Come è stata la Streghetta oggi?” e tento di uscire, frenata dalla Streghetta che ha sempre qualche buon motivo per rallentare la mia corsa “Mi son dimenticata il disegno” “Mamma non mi hai cambiato le ciabattine” “Ma io avevo lo zainetto losa stamattina”.
Arriviamo alla macchina, ci assicuriamo agli appositi dispositivi di sicurezza e ripartiamo. I parcheggi migliori alla scuola dei nani grandi se ne sono già andati, quindi parcheggiamo ad una distanza improponibile, ci sganciamo dagli apposti dispositivi di sicurezza e ricominciamo a camminare a passo sostenuto. “Mammina, mi fanno male le gambine. Mammina sono stanca”. “Su tesoro, cammina ancora un po’ che poi ti prendo in braccio” (tradotto: “Cioè tu a tre anni sei stanca? E io che ne ho 40 cosa dovrei dire?”).
Ma è recuperati tutti i nani che inizia il vero pomeriggio. E le attività extrascolastiche. No, perché sono importanti eh, per la crescita globale del bambino e blablabla. Sui moduli di iscrizione però ci dovrebbe essere scritto che “nuoce gravemente alla salute della mamma”, così almeno so che a lungo andare mi uccideranno.
Dopo aver passato mesi e mesi a decidere rispettando le inclinazioni dei nani, trovare compromessi tra il non fare niente se niente non comporta fatica di nano grande e fare tutto di nanna di mezzo, incastrare attività, studiare planning e curare la logistica, nonché i trasporti credevo di aver trovato la miglior organizzazione possibile. Peccato che sia una sorta di organizzazione domino (cade un pezzo e crolla tutto) e che preveda che la sottoscritta abbia un allenamento fisico mostruoso, la pazienza degna di un santo, nonché nani altamente collaborativi. Credo che tutti i prerequisiti mi manchino.
In pratica più che ad una mamma assomiglio di più al famoso contadino della capra e dei cavoli. Al posto della barchetta, una macchina a cui manca solo l’insegna taxi.
Il top del masochismo sono riuscita a raggiungerlo il Martedì pomeriggio, giorno in cui porto a catechismo nano grande e nel medesimo orario porto a ginnastica ritmica nana di mezzo. Sì stesso orario. Ho il dono dell’ubiquità. Mi sono già allenata negli anni scorsi. Se fai un po’ tardi di qui e arrivi un po’ prima di là, sorridi molto, sembra quasi che tu sia all’ora giusta in tutti i posti. L’esperienza in parte si ripeterà un‘altro giorno alla settimana quando il Sindacalista sta a scuola per fare Viet-Vo-Dao, impronunciabile, ma bellissima arte marziale vietnamita. Io nel frattempo provvedo ad accompagnare la nana di mezzo a ginnastica . Finiscono entrambi alla stessa ora. Ma qui sono avvantaggiata perché sono a 100 metri di distanza uno dall’altra e io sono Ben Johnson. O meglio dovrei esserlo … nel senso inizio a pensare che forse dovrei pensare al doping.
Ad oggi resta un terzo giorno occupato … in cui “solo” la bimba Cartone animato è impegnata per il catechismo. Si tratta “solo” di portarla e riaccompagnarla. Ovviamente con altri due figli al seguito , di cui la più piccola (peso 18 chili nuda … ma io di solito la porto in giro vestita) spesso sotto in braccio, stile presa rugby.
Tutto ciò è bellissimo e ti fa veramente sentire davvero una brava mamma. Se poi al mattino per sentirti anche un po’ donna ti eri messa i tacchi … allora sì che verso le 18.15 quando sei riuscita a rimetterli tutti in macchina, agganciati agli appositi dispositivi di sicurezza, direzione casa, ti senti un Highlander.

Il parere della pedagogista

11 Commenti

  1. la mia parte preferita, quella che sento + mia : “Se fai un po’ tardi di qui e arrivi un po’ prima di là, sorridi molto, sembra quasi che tu sia all’ora giusta in tutti i posti”.
    ma la cosa + bella è che “che ti senti una brava mamma”!! è per questo che facciamo tutti questi sacrifici..per quella sensazione che dura pochi minuti!!! :)

  2. SuperBaMamma, ma quando i monogenitori ti chiedono come fai, che loro già con uno solo impazziscono, poi tu non rispondi con l’aria più disinvolta che ci sia: “eh.. ma è solo una questione di organizzazione” e lasci la confidenza, la verità del tuo essere stravolta alle plurimamme come te?? Perchè a me scatta qualcosa dentro ed è come se volessi “imbrogliare” i monogenitori e mi viene spontaneo far loro credere che ce la faccio benissimo, non so perchè, ma tanto ho la certezza che non capirebbero, quindi preferisco mentire spudoratamente. Anzi, mi metto i tacchi apposta per loro. Sono tris-mamma, non faccio nessuna fatica a gestire la mia piccola tribù, e mi metto pure in tiro. Non mi faccio vedere buttata su in tuta e struccata, no, super mamma e super figa. E masochista. :-)

  3. Beh guardiamo il lato positivo tu non hai bisogno della palestra ti tengono in allenamento i 3 figli+le loro attivita’…Ma senti la Streghetta che attivita’ vuol fare? Perche’ poi c’e’ da incastrare anche lei e io so che ce la puoi fare :-)

  4. Io da te posso sempre e solo imparare, anche perchè sono e rimango in svantaggio di un figlio. Comunque ti chiedo una specifica…mi racconti tutto questo con il temporale delle 15.38??? Si proprio quello che inizia a brontolare quando stai per metterti le scarpe e uscire di casa…e tu sai che darà il meglio di se nel momento che dovrai scendere con più figli possibili dall’auto. Amica dai martedì tumultuosi, per fortuna esisti :-D

  5. LaSocia: una triste legge dice che, se deve piove, pioverà sempre alle 15.38 di un giorno infrasettimanale. In questo caso la mamma per eccellenza è riconoscibile da un segno distintivo inequivocabile: il lato b baganto. Quello che resta fuori dall’auto mentre certi di assicurare i tuoi figli agli appositi dispositivi di sicurezza.
    La Princi: la Streghetta non fa nulla quest’anno, perchè Lapedagogista dice che è già emotivamente e fisicamente impegnata nell’inserimento alla scuola dell’infanzia. Bamamma, preda dei sensi di colpa, ha pensato per una frazione di secondo di iscriverla in piscina… ma poi ha scacciato il fastidioso pensiero, per non annegare…

  6. dove posso cliccare “MI PIACE” non pensare che ti voglio male o mi piace saperti incasinatissima… e che mi piace come lo racconti…. anzi lo si vive proprio…! ed io mi immagino te con la streghetta attaccata ad un braccio che corri con i tacchi….ha ha ha continua cosi Bamamma…!!!

  7. Un altro spaccato di vita quotidiana che se non fossi cosí brava a raccontare mi verrebbe da piangere ;)

  8. “di solito la porto in goro vestita” mi ha fatto ammazzare dalle risate…..
    cmq, leggendo queste cose sono contenta che i miei nani siano entrambi maschi ed abbiano praticamente la stessa età, prerogative che mi consentono di fargli fare le stesse cose senza dovermi votare al dono dell’ubiquità ;-)

  9. Bamamma, come ti capisco…. a solo un mese e poco più di inizio delle attività scolastiche ed extra-scolastiche ho già abbandonato la scarpa con il tacco, rasato i capelli e semi abbandonato il trucco! Ho comprato un paio di ballerine anche se in realtà cercavo quelle scarpe di una volta con incorporate le 4 rotelle e perchè no un piccolo turbo.
    Purtroppo in quella che tu chiami “organizzazione” io ho tralasciato il fattore “collaborazione” di tutta la truppa, che immancabilmente viene meno e ti fa accumulare ritardi che non riesci a recuperare nemmeno quando di forza ti carichi la più piccola sulle spalle. E che dire dei passaggi a livello che per 20 minuti restano chiusi inpedendoti di recuperare un figlio in palestra per poi tornare a prendere l’altro a scuola rimasto per il corso di piano?

    • Non parliamo del passaggio a livello dai tempi biblici… qui lo dico e qui lo nego, risveglia in me istinti dinamitardi :P

  10. ahahhaha la streghetta la voglio io a …. e qui Barbara fai attenzione perché ti complico le cose … VOVINAM VIET VO DAO si l’attività di nano grande in realtà non è SEMPLICEMENTE VIET VO DAO ma bensì VOVINAM VIET VO DAO ed io vorrei tanto sempificarti le tue future corse alla Ben Johnson ..(pura gelosia per la tua linea perfetta)
    ma anche per scompisciarmi dalle risate con nana piccola Baci

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