Un ritocchino prima dei 40

Pubblicato da bamamma il 15 feb, 2012 in Famiglia, Vita in famiglia | 2 commenti

In tempo di neve e ghiaccio diffuso in tutta la penisola, mi viene automatico raccontare la mia improbabile avventura di un anno fa, accaduta proprio pochi giorni prima del mio quarantesimo compleanno.
Una ‘tranquilla’ domenica sulla neve tutti insieme … Dopo aver bobbatto e slittato a più non posso, l’allegra famigliola si dirige verso il ristorante … Trascinavo due bob con una mano e nell’altra avevo guanti, cappellini e altri gentili omaggi dei miei adorati pargoli (le mamme mi capiranno).
La BimbaCartoneAnimato dietro di me scivola, io mi giro forse per tentare di afferrarla e cado maldestramente … con le mani occupate, sbatto violentemente il viso sul ghiaccio senza nessuna intermediazione. La nana di mezzo è sana come un pesce, solo una chiappetta un po’ livida.
Vi risparmio la scena pulp con la sottoscritta sanguinolenta intenta a non sporcarsi la tuta da sci bianco panna (priorità da casalinga inquieta), tre nani ululanti in lacrime e un marito che saltava dagli uni agli altri senza trovare un fazzoletto di carta. La presenza di spirito maschile …
Il labbro inferiore aveva un bel taglio profondo … il resto sembrava tutto al suo posto.
Usando un pugno di neve come ghiaccio mi dirigo – sempre seguita da codazzo di figli in lacrime – verso il punto di soccorso; lì, con scena strappalacrime di bambini che pensavano che portassero via la loro mamma, i paramedici, dopo avermi gettato addosso un po’ di fisiologica (o forse era acqua di Lourdes) mi consigliano, vista la profondità del taglio, di recarmi al più vicino pronto soccorso.
Il più vicino PS è a circa un’ora da dove siamo, casa è a un’ora e mezza … Con le tute da sci partiamo per casa.
Lancio i tre nani in casa della mia SignoraMamma (che per poco sviene, non so se per la gioia della compagnia domenicale dei nipoti o per la vista della figlia un po’ trucidata) e vado a inaugurare la nuova sede dell’ospedale di fianco a casa mia.
Mi visita un chirurgo che prima mi chiede con chi ho litigato (coi miei figli ed hanno chiaramente vinto loro direi …), poi mi spiega che mi deve dare dei punti, ma mi farà male, molto male (e va bene ho capito, non è che devi dirmi proprio tutto, fai un po’ il vago) ma male davvero … perché non può farmi l’anestesia perchè gonfierebbe troppo il labbro.
Mi cuce a mano libera e soddisfatto del ricamino mi chiede: “Fa male vero?” … e da sotto al labbro gonfio risponde la femminista che è in me: “Si vede che lei è un uomo e non ha fatto tre figli”. Tiè.
Poi col ricamino nuovo di pacca e un chilo di ghiaccio in mano mi spediscono a fare una lastra. In radiologia un simpatico radiologo dopo avermi fatto ripetere tre volte la mia età (con la tuta da sci non ho l’aria della madre di famiglia forse), mi fa giurare e spergiurare di non essere incinta. Dopo averglielo assicurato un certo numero di volte e in tutte le lingue del mondo, mi fa firmare l’apposito foglio, non senza deliziarmi di elaborate teorie degne del KGB: “Guardi che ne ho viste di donne che volevano un altro figlio e ingannavano il marito, alcune facevano finta addirittura di prendere la pillola … non c’è nulla di certo nella vita” … ecco, di certo c’è che il numero 4 è stato bandito dal lessico familiare quindi facciamo questa lastra senza dietrologie che me ne vado a casa col mio labbrone …
Oramai stremata aspetto per due ore l’esito della radiografia … Alla fine mi chiamano e mi congedano -labbro a parte sono sana, perché non mi hanno fatto la visita psichiatrica – dicendomi di non bere cose calde (qui ho intuito che non mi stimavano molto perchè solo uno poco sano di mente berrebbe cose calde con la bocca conciata così) e infine con una bella battuta ad effetto concludono: “Signora le chiederanno se si è rifatta le labbra, ma di certo lei non ne aveva bisogno”…
Magra consolazione. La prossima volta vedrò di cadere su un paio di cose a caso situate poco più in basso …

Epilogo:
A distanza di un anno non mi è rimasto praticamente nessun segno fisico ma ho imparato una lezione di vita.
Nei giorni successivi non ero tanto bella da vedere.
A chi in tono rassicurante mi chiedeva: “Ommioddddio ma cosa ti sei fatta?” rispondevo, dividendo gli interlocutori in fasce di età.
Over 35, risposta numero 1: “mi sono rifatta le labbra (con iniezioni comprate su internet, da un chirurgo che costava poco, in un centro in Romania …)”
Under 35, risposta numero 2: “mi sono fatta il piercing al labbro (da sola, me l’ha fatto un amica, in un centro non autorizzato …)”
… il problema davvero preoccupante è che entrambe le categorie ci credevano!!!
Per un tranquillizzante 40% di “ommioddio sei un mostro!” & “vai da un chirurgo plastico che ti resta il segno” , c’era un 60% circa di popolazione che non si accorgeva di niente, ti guardava come se fossi trasparente e non vedeva nulla . Dopo mie insistenze e diretti “Noti niente?”, decretavano: “Ti sei fatta qualcosa ai capelli?” Certo nelle tre ore di pronto soccorso forse ne avrei avuto anche il tempo.
Quindi da questa (dis)avventura ho imparato quanto sia assolutamente inutile truccarsi al mattino.
Tanto il 60% del mondo non se ne accorge.
Stiamo serene.

Il parere della pedagogista

2 Commenti

  1. anche Mariella, pensa che non la guardo abbastanza … mi sa che devo darle ragione.

  2. Bellissima riflessione e spassoso racconto! Io personalmente non mi trucco mai, se non per le feste comandate, ma quando lo faccio la gente nota subito qualcosa di diverso e solitamente e` il colore degli occhiali e mi chiede se sono nuovi (io li cambio ogni 10 anni)… O_O… ma come? Mi trucco per far risaltare i miei occhi e la gente nota il colore degli occhiali che ho perennemente sul naso?

    Insomma… tutto tempo perso. :)

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