Esercizio #6: quando ci sentiamo persi

Pubblicato da lapedagogista il 25 ago, 2012 in Famiglia, Pensieri educativi | 0 commenti

Esercizio #6: quando ci sentiamo persi

Quando vi sentite perduti, o in scacco, ricordatevi di restare immobili, come invita a fare la poesia di David Wagoner Lost: “La foresta respira …” Ascoltate che cosa dice: ” La foresta sa dove sei. Devi lasciare che ti trovi”. Meditate su tutto ciò, portando piena attenzione alla situazione, a vostro figlio, a voi stessi, alla famiglia. Nel fare questo, potreste andare oltre al pensiero e percepire intuitivamente, con tutto il vostro essere (sentimenti, intuizione, corpo, mente e anima), che cosa è veramente necessario fare. Se questo non è sempre chiaro, allora la cosa migliore è non fare nulla finché le cose non si chiariscono. A volte rimanere in silenzio fa bene.

Ogni volta che mi trovo con i miei figli in un luogo molto affollato (supermercato, fiera, parco giochi, spiaggia …), ricordo loro una semplice regola: se per qualsiasi motivo doveste perdervi, non trovate più la mamma o il papà, in quel preciso istante in cui vi accorgete che non ci trovate più, anche se vi sentite preoccupati o spaventati, fermatevi e sedetevi per terra dove siete. Non muovetevi, non cercateci. Mamma o papà vi cercheranno e vi troveranno loro.
Perché questa strategia? Un bambino che si è perso, che si accorge di non essere più con i suoi genitori, di solito è spaventato e confuso e inizia a girare per cercarli. Per il panico perde punti di riferimento e si muove nello spazio in modo irrazionale. Nel frattempo il genitore lo cerca, di solito tornando sui suoi passi. Ma il bambino, confuso, si sarà allontanato dal percorso fatto insieme e spesso anche di molto.
“Mi siedo per terra e aspetto che mi trovi la mamma”: se ricorda di sedersi a terra, quindi di stare fermo, ancorato, sarà più facile per il genitore scandagliare lo spazio alla sua ricerca e ritrovarlo.

Quando noi ci sentiamo persi nella vita, privi di punti di riferimento e non sappiamo più dove siamo e dove dobbiamo andare, quando non ci è chiaro in che direzione stiamo andando come genitori, dovremmo ricordare di stare fermi e prestare attenzione.
Siamo dove siamo.
E se stiamo in silenzio e osserviamo, incominceremo a mettere a fuoco i particolari e individuare ciò che è essenziale.
Come nella foresta essun albero è uguale a un altro,  nessun momento è uguale a un altro.
Se avremo la forza di stare fermi qui e adesso e prestare attenzione, “solo allora sapremo dove mettere il piede quando verrà il tempo di muoverci”.

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