E siamo ancora qua…

Pubblicato da bamamma il 24 set, 2011 in Famiglia, Vita in famiglia | 1 commento

Ore 20.00 del giorno prima
L’Ingegnere rientra:”Bamamma hai sentito del satellite?”
“Mmm sì”
“Guarda che è grande come un autobus, se non si disintegra nell’impatto con l’atmosfera possono cade parti fino a 120 chili”
“Mmm”.
Non so perché ma in confronto all’inserimento della Streghetta e al tempo parziale non mi pare una gran catastrofe. Ma forse sono fatalista e un po’ struzzo.
L’Ingegnere invece è previdente e un po’ suggestionabile. Qualsiasi aereo abbia mai preso in vita sua è andato incontro a turbolenze eccezionali. Se sale in aereo un bambino solo accompagnato dall’assistente di volo, Ingegnere è pronto a scendere… perché è noto che in tutti i film catastrofici, gli aerei che cadono hanno tutti a bordo un bambino da solo affidato alla hostess.
“Cosa? Un satellite? Si schianta sulla terra? Ma possiamo morire?” Irrompe il Sindacalista in cucina. Il coraggio evidentemente segue una linea ereditaria maschile.
“No nano grande, non muore nessuno. Capisco che la notizia ti può spaventare, ma ci sono pochissime probabilità che questo satellite…”
“Ecco! Ma ci sono probabilità! E adesso cosa facciamo?”
“Ma nulla, al massimo la Protezione Civile suggerisce di stare in casa dopo le 21.00 per precauzione.”
“E di stare ai piani più bassi. Noi dormiamo in mansarda…”
“Senti, Ingegnere, se non stai zitto adesso!”
“No ecco ci mancava anche questa… non è giusto! Ora mi devo preoccupare dei terremoti, degli uragani, delle trombe d’aria e anche del satellite!”
“Sì e delle carestie e delle siccità… allora nano grande la vuoi capire che c’è una probabilità molto molto piccola… non ti devi preoccupare di niente!”
“Sì ma c’è! E se moriamo tutti? “
“Nano, non muore nessuno, adesso basta. E tu Inge smetti di fare quelle smorfiette! Ora basta!”
“…sei tu che dici che ai bambini bisogna sempre dire la verità!”

Satellite-Day Ore 7.00
“Mamma ma è stasera che arrivano i pezzi del satellite?”
“Basta, nano grande! Non si sa! Anzi è poco poco probabile! Io le paturnie satellitari non le reggo al mattino presto. Ti ho detto di stare tranquillo! Fidati”
Ore 8.00
“Mamma ma tu sei proprio sicura?” “Sìììì” “Non è che possiamo controllare su internet, non è che non mi fido di te… sai com’è? Magari c’è qualcuno che se ne intende più di te!”
“Senti ti assicuro che ci sono molte altre cose più pericolose e di cui aver paura.” (tipo tua madre al mattino presto)
Ore 16.30
“Questa potrebbe essere la mia ultima merenda. Mamma, se domani sono ancora vivo stappo una bottiglia di champagne”
“Sì Sindacalista, tu la stappi e io la bevo… “
Ore 19.30
“Nano guarda che la Protezione Civile ha annunciato che le probabilità di impatto con la Terra sono scese moltissimo.” “Sei sicura di aver letto bene?” “Certissima.”
“Io vado a mettere la macchina in garage, non si sa mai” decreta l’Ingegnere.
“Ma stanotte non possiamo dormire in taverna?” aggiunge il suo degno figliolo.
Nota a margine:
stamattina non trovavo le chiavi della macchina ed erano nella spazzatura. Dopo lunghi minuti di concentrazione in cui sembravo un incrocio tra un monaco tibetano, un maestro yogi e Giucas Casella (il tutto con tre figli urlanti pronti in auto – uno satellitariamente turbato- e in ritardo progressivo per portarli a scuola), ho visualizzato me che raccoglievo bottigliette-cartacce-residui di confezioni varie etc. dalla macchina ieri pomeriggio (sempre circondata da tre figli urlanti) e ho genialmente realizzato che le chiavi erano nel sacchettino che avevo vuotato nella spazzatura.
Pomeriggio non trovavo le chiavi di casa ed erano restate appese alla porta di ingresso.
Più che segnali, insegne luminose lampeggianti più di pezzi di satellite che cadono.
Cosa significhino, lo so bene.
Uno: che sono stordita, due: che devo riposare.
Tutti quelli che pensano sia l’una che l’altra cosa… possono venire senza problemi a sostituirmi un paio di giorni.
Anche il satellite no, non me lo meritavo.

The day after -sabato- ore 7.00
“Mamma? Mamma! Mamma! Sono ancora vivo, come è bella la vita!”

Il parere della pedagogista

 

Un commento

  1. Barbamamma del mio cuor, per due giorni mi son guardata bene dal nominare la parola Satellite davanti alla mia primogenita. Purtroppo la sera incriminata a cena un Ottenne ha pensato fosse giusto spiegarle che cosa stessimo rischiando con il risultato d’aver mangiato una Fiorentina infarcita di “mamma, ma io ho paura, ma se ci cade in testa ci fa male? E poi moriamo? E cosa possiamo fare?”…

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